foto di Gianni Gaspa
Durante il fine settimana appena trascorso si è svolto a Modena l’abituale kangeiko, diretto quest’anno dal Hirakawa Sensei Kyoshi 8° dan. Insieme al maestro la delegazione giapponese era composta da Masuo Shinotsuka Hanshi 8° dan e Minami Yuzu Kyoshi 8° dan.
Per l’occasione sono partiti da Porto San Giorgio Marco e Paolo V., affrontando l’esperienza insieme ad Alessio dell’Ikendenshin. La presenza di quest’ultimo ha dato qualcosa in più al viaggio: Alessio si sarebbe sottoposto in quest’occasione all’esame per lo yondan (4° dan), era quindi evidente e contagiosa la concentrazione e l’attenzione che precede la prova.
Ognuno dei tre probabilmente aveva qualcosa di diverso da chiedere, provare o vivere durante questo fine settimana. Sicuramente le tecniche, i lunghi mawarigeiko e jigeiko, i faticosi (e ancor più lunghi!) kakarikeiko, assistere e vivere la sessione d’esame dal 3° al 5° dan, avranno dato soddisfazione a tutti!
Quando ci si sposta per il Kendo, il keiko inizia dal momento che si entra in macchina. Da quell’istante parte la full immersion che comincia con lo scambio di idee, propositi e dubbi durante la partenza e finisce con il confronto e la condivisione del vissuto durante il ritorno.
Quest’occasione non ha fatto eccezione e di materiale su cui lavorare ne è emerso tanto, con la speranza di poterne consolidare almeno una parte prima della prossima esperienza.
Probabilmente le parole che seguono sono state condivise tante volte quante sono state le presenze di Hirakawa Sensei in Italia, malgrado ciò vale la pena ricordare ciò che pronuncia il Maestro durante il mokuso:
Shisei o tadashite
Kokyu o tadashite
Kokoro o tadashite
[Postura corretta
Respirazione corretta
Animo corretto]
Ah, congratulazioni ad Alessio per il suo yondan!
Qui il suo reportage sull’esperienza.
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